L’Italia che affonda

4.7 - La spesa per l’istruzione universitaria in Italia: la catastrofe


È sull’istruzione universitaria che la situazione dell’Italia precipita. Innanzi tutto la spesa italiana per studente è largamente al di sotto di quella media dell’Oecd, sia se in essa si includono le spese per R&S sia se le si escludono (come correttamente fa il dato dell’Oecd) (vedi figura 60). Perotti, Alesina e Giavazzi non fanno questa differenza, fornendo un dato che non sappiamo bene a cosa si riferisce. Se consideriamo le spese tutto incluso, abbiamo un valore dell’Italia di $ 8.673 a fronte di $ 12.907 della media OECD (per il 2007 – i dati di Perotti sono invece riferiti al 2004 in quanto utilizza la versione 2007 di Education at a Glance).

Se invece escludiamo la R&S, scendiamo a $ 5.221 per le spese educative di base e a $ 227 per gli “ancillary services” (o servizi di sostegno), a fronte dei valori OECD rispettivamente di $ 8.587 e $ 478. È interessante notare come la differenza tra queste spese e quelle per R&S indichi il peso che queste ultime hanno sul totale della spesa per studente universitario e di conseguenza può significare o la cura che in ciascun paese si ha per le condizioni di vita degli studenti e per l’efficienza delle strutture o uno spreco maggiore nelle spese generali. In considerazione del fatto che i valori più bassi della spesa per R&S rispetto al totale della spesa nell’educazione terziaria si hanno in paesi come Stati Uniti, Nuova Zelanda, Corea e molti dei paesi ex socialisti, si può ipotizzare (in assenza per il momento di altri dati) che ciò si dovuto alla tradizionale attenzione per le strutture, che è ben nota negli Stati Uniti e negli altri paesi che li prendono a modello e che per i paesi ex socialisti è un lascito del comunismo, che in questo campo non ha lesinato gli investimenti. Inoltre, non bisogna dimenticare che la spesa per R&S qui indicata è quella soltanto interna alle università e non tiene conto di tutte le altre istituzioni di ricerca (pubbliche e private) che in molti paesi costituiscono una realtà rilevante e assorbono molti investimenti (questo spiegherebbe il caso apparentemente anomalo del Brasile). E questa è una ulteriore riprova della inadeguatezza (a parte le grandezze dei valori numerici) del voler giudicare la spesa per R&S dalle spese per studente. La situazione è sintetizzata nella figura 61, dove abbiamo anche calcolato la percentuale della spesa per R&S sul totale della spesa.
 

Quadro precedente

Quadro_4.8.html

Quadro successivo

HOMEHome.html
Quadro_4.6.html

Note e osservazioni


Quadro 4 - Miti e tristi realtà dell’università italiana