L’Italia che affonda
3.18 - Il “Global Innovation Scoreboard” e il posto dell’Italia
Quadro 3 - L’arretramento in innovazione e ricerca dell’Italia
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Note e osservazioni
Il parere del Governatore della Banca d’Italia - E proprio questo quadro ad aver di fronte il Governatore della Banca d’Italia Draghi quando nella sua ultima relazione annuale del 2010, in merito alla crisi economica italiana e alla bassa crescita del periodo 2000-2007 (in cui il PIL è cresciuto di circa l’8% in termini reali, che è poco più della metà dell’area dell’euro) con la performance peggiore dei principali paesi sviluppati, afferma che a pesare su tali dinamiche è «una struttura produttiva concentrata in attività con basse opportunità di crescita, frammentata e in parte in ritardo nell’assorbimento dei nuovi paradigmi tecnologici». E ciò dipende dal fatto che «in Italia, sono più bassi i pesi dei settori tecnologicamente avanzati e di quelli che fanno un uso intenso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. La ridotta dimensione media delle imprese rende difficile sostenere gli elevati costi fissi dell’attività innovativa e di internazionalizzazione».