L’Italia che affonda

La ciliegina che completa la torta dell’arretramento dell’Italia è costituita dalla diseguaglianza crescente, che è stata recentemente oggetto di polemiche (con il confronto tra i guadagni di Marchionne e quelle di un suo operaio) e che viene indicata molto efficacemente dal cosiddetto indice di Gini, che aumenta da 0 a 1 (oppure 0-100, a secondo della scala usata) man mano che cresce la diseguaglianza economica e la ricchezza si concentra sempre più in poche mani. Ebbene, il rapporto delle Nazioni Unite Human Development Report 2010 è arrivato a 36 tondi, che nel confronto con i paesi europei che fanno parte dell’EU27, colloca l’Italia al terz’ultimo posto a pari merito col Regno Unito e l’Estonia e seguita solo da Lettonia e Portogallo (vedi figura 16). Per cui dal 1995 a oggi in Italia i ricchi sono diventati sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri, con una polarizzazione del benessere che sta minacciando seriamente la classe media. L’Italia non è solo diventata più povera complessivamente, ma anche più ingiusta.
































 

2.6 - Aumenta la diseguaglianza: l’indice di Gini

Quadro 2 - L’arretramento economico dell’Italia

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Note e osservazioni


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