L’Italia che affonda
La decisione da parte dell’UE di puntare sulla R&S si concreta in particolare nella decisione (assunta nel Consiglio Europeo riunitosi a Barcellona nel 2002) di raggiungere l’obiettivo di aumentare gli investimenti pubblici e privati in questo settore fino a raggiungere il 3% del PIL entro il 2010, rispetto all’1,9% del 2000, dei quali i due terzi dovrebbero essere rappresentati da finanziamenti delle imprese, di contro al 56% del 2000. Tale obiettivo viene successivamente ripreso, ribadito e rilanciato innumerevoli volte sia nelle dichiarazioni degli esponenti dell’UE, sia nei documenti ufficiali dell’EC.
Ma risulta evidente come tale obiettivo non sia stato raggiunto. Secondo la Newsrelease 127/2009 pubblicata da Eurostat nel settembre del 2009, l’EU27 ha speso nel 2007 per R&S l’1,85% del PIL, quasi la stessa quota del 2006 (1,84%) e sostanzialmente la stessa del 2000, per accrescere la quale era stata concepita la Strategia di Lisbona. Soltanto la Svezia (3,73%) e la Finlandia (3.45%) superano l’obiettivo del 3%. Insomma, nel 2006 siamo ancora ben lontani dall’obiettivo del 3% del PIL (calcolato per tutti i settori: governativi, aziende d’affari, educazione secondaria, e non-profit privato), sicché nel 2008 l’EC non può fare a meno di constatare che «l’Europa continua a investire poco in ricerca e la spesa per le attività di R&S (sia pubblica che privata) è rimasta sostanzialmente ferma negli ultimi dieci anni». Non solo siamo ancora lontani dall’obiettivo del 3%, ma anche il suo tasso di crescita medio annuo nel periodo 2001-2006 è stato al di sotto dello zero (-0,32%). Inoltre è interessante constatare quale sia in merito, al di là della performance globale della EU27, la posizione dei singoli stati membri e di quella delle economie nazionali più significative del mondo (si veda la figura 9). In sintesi, si constata che ancora nel 2007 la quota dell’UE di PIL destinato alla R&S è «di gran lunga più bassa di quella del Giappone, con il 3,50% (nel 2006), della Corea del Sud con il 3,00% (nel 2006) e degli Stati Uniti, con il 2,67%» (Eurostat, Science, technology and innovation in Europe. Luxembourg: EC, p. 42).
1.6 - L’obiettivo della Strategia di Lisbona e lo stato attuale
Quadro 1 - Il contesto europeo e mondiale
Quadro precedente
Quadro successivo
Note e osservazioni