L’Italia che affonda

A preoccupare maggiormente l’Europa è il tasso di crescita dell’export di alta tecnologia nel periodo 2001-2006:  l’EU27 sta infatti perdendo progressivamente terreno rispetto ai suoi nuovi principali concorrenti, tra i quali spicca ancora una volta la Cina, che conosce un 31,5% di tasso annuo di crescita a fronte dello 0,5 dell’EU27 (vedi figura 7). Se poi andiamo a vedere i dati disaggregati all’interno dell’EU27 per valutare l’andamento individuale dei suoi Stati membri, gli ultimi dati dell’Eurostat ci dicono che solo l’Irlanda (-7,8%), la Francia (-5,2%), l’Italia (-2,1%), l’Estonia (- 0,5%), e Malta (-0,4%) hanno conosciuto tra il 2001 e il 2006 una decrescita delle loro esportazioni di prodotti high-tech. Invece molti tra i nuovi Stati membri hanno visto una rapida crescita delle esportazioni high-tech, in modo particolare Cipro (+63%), seguita dalla Bulgaria, dalla Lettonia, dalla Lituania e dalla Slovacchia (che si attestano tutte al di sopra del 30%). In ambito mondiale si ritagliano una quota maggiore nell’export in questo settore quattro nazioni dell’UE: Germania (7,68%), Regno Unito (5,86%), Francia (4,37%) e Olanda (4,18%); le altre nazioni seguono a una certa distanza (l’Italia occupa il settimo posto con l’1,31%). Di converso, possiamo notare che l’importazione nell’EU27 di prodotti di telecomunicazioni e di equipaggiamenti audio-sonori (che costituiscono gran parte dei prodotti di alta tecnologia, insieme a quelli informatici) è cresciuta del 61% nel periodo 2000-2008.

Se invece consideriamo per ciascuno paese la percentuale dell’export in alta tecnologia sul totale dell’export nazionale, vediamo che al primo posto ci sta Malta con il 54,6% di export in alta tecnologia sul totale del proprio export, seguita da Lussemburgo (40,7), Irlanda (29,0), Cipro (21,3), Ungheria (20,3), Olanda (18,3). L’Italia esporta solo il 6,3% in alta tecnologia sul totale delle proprie esportazioni, molto al di sotto della media EU27, che è del 16,6%. Tuttavia bisogna notare che alcuni di questi valori, specie quelli riferentisi a paesi quali Cipro o l’Ungheria, possono essere spiegati con i fenomeni di delocalizzazione, a motivo della quale molte aziende produttrici di alta tecnologia posizionano le loro industria produttive in questi paesi, sicché poi nominalmente l’export relativo viene ad essi attribuito.
 

1.4 - I tassi di crescita dell’export di alta tecnologia

Quadro 1 - Il contesto europeo e mondiale

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Note e osservazioni


EUROSTAT - È l’agenzia di statistica ufficiale della UE, che corrisponde sul piano nazionale alla nostra ISTAT.

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